Recensione The King of Fighters XII

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Darkface
view post Posted on 7/9/2009, 13:17





si ringrazia Game per le informazioni




Capcom vs SNK: questa volta si gioca con strategie diverse

La saga di King of Fighters si sà, nonostante negli ultimi anni SNK non abbia prodotto dei episodi di particolare spessore tecnico, mantiene sempre inalterato il suo fascino. Street Fighter di Capcom, acerrima nemica “mediatica” della storica saga SNK, quest’anno ha rivoluzionato la propria serie introducendo un picchiaduro in tre dimensioni con lo spirito ed il carisma dei grandi classici in 2D. King of Fighters invece, ha percorso una via decisamente differente, riproponendo uno schema in 2D ma con tutti i contorni tecnici e grafici dei migliori giochi next-gen. Andiamo a vedere se la redenzione di Kyo, Iori e compagni è avvenuta e se ha mantenuto le aspettative suscitate da tutti i fans della serie e non solo.

Tra ritorni di fiamma ed assenze non giustificate

Primo aspetto non trascurabile del nuovo capitolo della saga di SNK-Playmore è il roster dei personaggi. Visibilmente ridotto rispetto ai canoni classici della serie, ma comunque vario, include interessanti ritorni e inspiegabili assenze. Tra tutte, nel primo caso spicca l’inserimento in fase di ultimazione del titolo di due personaggi storici della serie in versione restaurata: La ringiovanita Elisabeth e la letale combattente Mature. Con profonda contrarietà da parte dei fans della serie, King of Fighters XII non presenta nel suo roster parecchi personaggi femminili come Mai, Blue Mary e King. Al di là di scelte prettamente legate al roster, King of Fighter XII è composto da un gruppo di lottatori piuttosto vario e completo, in cui molti di essi presentano un elenco di mosse completamente rivisto rispetto al passato, scongiurando di conseguenza la tipica sensazione di deja-vù a livello di gameplay che si avverte in molti picchiaduro dalle serie longeve.

King of Fighter in HD: missione compiuta!

Il comparto grafico, vero aspetto di punta di tutto il titolo i presenta dettagliato come non mai in un gioco in 2D. Non solo gli sfondi della arene di battaglia, ma anche i personaggi si presentano con colori e ombre di una definizione totalmente inedita, rappresentando una nuovo standard qualitativo per qualsiasi videogioco in 2D apparso finora su console. Nonostante il lavoro di SNK Playmore si presenti eccelso e spettacolare come non mai, lascia disappunto constatare che effetti visivi come gli sprite e le esplosioni siano tutt’altro che all’altezza del livello grafico del resto del titolo. In particolare, nell’esecuzione di particolari combo spettacolari ed elaborate, riesce difficile non notare lo stacco grafico tra il basso dettaglio degli effetti grafici della combo, rispetto ai contenuti in alta definizione dei paesaggi e dei combattenti presenti sullo schermo. Il comparto sonoro si presenta piuttosto ancorato ai canoni della serie, proponendo motivetti arcade alle volte azzeccati ed incalzanti,mentre in altre occasioni decisamente poco orecchiabili o non ispirati a livello di composizione.

Il fattore successo che si trasforma in maledizione

Nel dodicesimo capitolo della saga SNK-Playmore, analizzando l’aspetto più legato al gameplay, ci si rende conto che nonostante gli accorgimenti e le migliorie innegabili che il titolo porta con se, non riesce del tutto a staccarsi dal rigido schema di gioco che l’ha reso celebre ed in parte l’ha condannato negli ultimi anni a produrre titoli fotocopia. Aggiunte a livello di gioco come il Critical Counter, che permette un potenziale ribaltamento delle sorti di un incontro, rendendolo di conseguenza più spettacolare ed impegnativo nelle sue dinamiche, non riescono ad eludere un sistema di gioco rigido e quanto mai vecchio. Ciò nonostante nulla toglie che il titolo sia godibilissimo, in particolare da quella fascia di giocatori poco inclini ai picchiaduro a due dimensioni, che troveranno nella nuova veste grafica una buona occasione per avvicinarsi al genere ed eventualmente rivalutarlo. Il comparto online si presenta piuttosto buono, offrendo quanto di meglio visto finora in ogni picchiaduro, tramite un interfaccia online, alla quale accedere a partite classificate e schede che racchiudono i punteggi di ciascun giocatore che ne prenderà parte.

Good job!

King of Fighters XII è certamente un gioco molto diverso rispetto ai capitoli visti nelle ultime uscite della serie su PlayStation 2 (XI e Neowave su tutti), proponendo una grafica dettagliatissima, che sicuramente sarà il cavallo di battaglia del titolo e che rappresenta più che un ottimo motivo per provare il titolo di SNK-Playmore. I fan dei picchiaduro sicuramente lo ameranno, nonostante dopo qualche partita dovranno amaramente constatare che i miglioramenti del titolo sono più di facciata che di sostanza. KOF non sarà il picchiaduro dell’anno, ma da decisamente una sterzata a tutte le critiche che aleggiavano sulla serie, proponendo un titolo più che buono nel suo complesso. Personalmente dopo KOF 2000 mi sento di raccomandarlo a tutti i fan della serie, questa volta SNK si è impegnata a fondo ed i risultati si sono visti decisamente.
ValutazionePer gli amanti del picchiaduro classico firmato king of fighters non se lo può perdere. Voto 9.5
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